Giornata del Malato: nuove sfide per la pastorale diocesana
S. CIPRIANO PICENTINO – Ci si ritroverà nella certezza della salvezza che alimenta la speranza della guarigione.
Sabato 2 giugno, presso la Parrocchia di San Francesco in Campigliano di San Cipriano Picentino, sarà celebrata la Giornata diocesana del Malato.
Organizzata da don Vito Granozio, direttore dell’Ufficio Pastorale della Sanità, l’iniziativa costituisce un richiamo importante per la comunità dei fedeli: il mistero della sofferenza s’illumina alla luce del Vangelo ed intreccia in chiave esistenziale il valore della solidarietà – nei modi umanissimi della premura assistenziale e della vicinanza operosa.
Un momento atteso e sentito nella diocesi salernitana, come in tutt’Italia, in linea con l’importante ricorrenza nazionale. È l’occasione per fare il punto sul servizio reso, sotto il profilo organizzativo e, ancor prima, sul piano della motivazione spirituale autentica e profonda. Quest’anno il tema della Giornata del Malato è oltretutto suggerito dalle parole stesse di Gesù Crocifisso indirizzate a sua madre Maria e al discepolo Giovanni: “Ecco tuo figlio… Ecco tua madre” (Gv 19,26-27).
E quello della solidarietà è di fatto un valore da riconoscere e ribadire nella più estesa compagine ecclesiale, al di là dei facili settorialismi pastorali, soprattutto se in prossimità di malati e sofferenti.
La giornata è, infatti, rivolta a sacerdoti, diaconi, aspiranti, lettori, accoliti, religiosi e cappellani delle associazioni attivi in ospedali, case di cura o case di riposo. È la giornata ‘del’ malato, ma è stata pensata ‘per’ chi dovrebbe prendersene cura. E ancora sono invitati a partecipare i ministri straordinari della Comunione, le associazioni, i gruppi ed i movimenti. Dall’invito non sono escluse le molteplici espressioni laicali del Volontariato, per non dire del mondo professionale degli operatori sanitari. È tale la ‘trasversalità’ del dolore sofferto nella carne, cifra essenziale della condizione umana, che nessun cristiano può dirsi escluso, a meno che non voglia negare la Passione di Cristo.
Un’esperienza ovviamente da condividere, del resto, con chi della Chiesa è la parte maggiore: il Popolo di Dio.
Occhio al programma.
Ore 9.30 – Arrivo e accoglienza. Ore 10.00 – Momento di riflessione con la testimonianza della dott.ssa Giovanna Cantatore e di Fiorenzo Venosa. Ore 12.00 – Santa Messa presieduta da S. E. Mons. Luigi Moretti. Ore 13.15 – Pranzo. Ore 15.00 – Momento di festa. La conclusione della giornata è prevista per le ore 17.00. (g. f.)