Giornata per la legalità all’ISS Ferrari di Battipaglia: i giovani ricordano Don Giuseppe Diana
BATTIPAGLIA – Il tema della legalità offre un’occasione di festa, sebbene appaia circostanza insolita, se l’appuntamento è fissato per il 19 marzo in una scuola.
Perché la data: il 19 marzo 1994 veniva ucciso dalla camorra a Casal di Principe il parroco Don Giuseppe Diana. Nel 2012, in sua memoria, la Regione Campania istituì la Giornata per la Legalità.
Perché il luogo: la ricorrenza troverà eco nell’ISS “E. Ferrari”, crocevia di saperi culturali e relazioni intergenerazionali, laddove ogni giorno si sperimenta la bellezza e la fatica educativa di coniugare legge e cronaca, l’atto normativo col fatto quotidiano.
Ci si ritroverà, dunque, nell’auditorium scolastico di via Rosa Jemma a partire dalle ore 10.00.
Promossa e organizzata dall’Associazione “Etica e Cultura” in ricordo del sacerdote anticamorra, patrocinata dal Comune di Battipaglia, l’iniziativa muove da una fiducia di fondo: i giovani possono contrastare la criminalità se adeguatamente formati, motivati, accompagnati lungo la via della legalità, perché le loro scelte di vita possano essere orientate a quest’orizzonte etico, attraversando un ricco panorama culturale. Era questa, a ben pensarci, la fiducia che anima a l’azione pastorale di Don Giuseppe Diana.
Sono previsti gli interventi di Daniela Palma (Dirigente scolastica dell’I.I.S. “Enzo Ferrari”); Michele Toriello (Presidente Associazione “Etica e Cultura”); Adolfo Ricci (Coordinatore Presidio Associazione Libera Battipaglia); Vincenzo Strino (autore del libro “Secondi a Nesuno”). Sarà presente anche il Sen. Sandro Ruotolo, giornalista anticamorra. A moderare c’è l’avv. Anna Raviele.
Prevista la partecipazione di delegazioni studentesche in arrivo dalle altre scuole cittadine e di diverse associazioni locali, come il Presidio di Libera Battipaglia, la Croce Gialla e la Protezione Civile.
E l’evento – lo si è capito – ne nasconde un altro: sarà presentato il libro “Secondi a Nessuno” di Vincenzo Strino, dedicato alla memoria del giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla camorra nel 1985, opera meritoriamente vincitrice del premio nazionale a lui dedicato.
Non si pensi che sia una giornata ‘speciale’, perché ciò a cui si ambisce è la normalità dei retti comportamenti. Gli organizzatori hanno voluto con convinzione gettare un seme, non allestire un evento occasionale, col proposito di tenere accesa la fiducia nella giustizia; con l’intento di dare voce ai testimoni; col desiderio che di giornate come queste se ne faccia copia e incolla per tutto l’anno. (g.f.)