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Incendi estivi nel Salernitano: 17 comuni corrono ai ripari

BATTIPAGLIA – Anche l’Amministrazione Francese invitata a collaborare con la Provincia di Salerno per rimediare ai danni procurati dagli incendi boschivi del 2017. Si tratta di siglare un accordo sulle linee progettuali ed esecutive utili ad implementare gli interventi di recupero degli ambiti forestali danneggiati dagli incendi verificatisi nell’estate scorsa. Dopo il via del Presidente della Provincia, è ufficiale l’invito a siglare un accordo di collaborazione per la realizzazione di interventi di recupero delle zone montane e collinari esposte a rischio idrogeologico dopo gli incendi dell’estate scorsa.

Ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90, con decreto presidenziale n. 10 dello scorso 22 gennaio, la Provincia di Salerno ha invitato i comuni di Agropoli, Angri, Battipaglia, Bellizzi, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Eboli, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Pontecagnano Faiano, Roccapiemonte, Salerno, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno e Scafati. Lo scorso 17 gennaio la proposta di provvedimento è stata sottoscritta dal dirigente del Settore Viabilità e Trasporti. Ben diciassette enti comunali correranno, dunque, ai ripari per mitigare innanzitutto il rischio idrogeologico gravante sugli insediamenti abitativi, produttivi ed infrastrutturali proprio nelle zone della provincia a suo tempo devastate dal fuoco.

Il fine è progettare insieme un intervento massivo di messa in sicurezza del territorio locale, in linea con quanto recentemente disposto dalla legislazione regionale in materia di tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale regionale. Si mira, infatti, a favorire il processo di rigenerazione della copertura arborea producendo, nel contempo, la necessaria attenuazione del rischio idrogeologico.

Si tratta, del resto, di un copione destinato tragicamente a ripetersi, sulla falsariga di quanto verificatosi quasi undici anni fa, nell’estate del 2007. Si legge nella relazione tecnica a firma del Dott. Domenico Ranesi, Dirigente del Settore “Viabilità e Trasporti”: “L’estate del 2017 è stata fra le più disastrose sul piano della vastità ed intensità degli incendi boschivi nell’intero territorio regionale, in particolare nel territorio della Provincia di Salerno, dove la notevole estensione e la particolare tipologia delle formazioni boscate presenti in prossimità dei centri abitati hanno generato condizioni di grave pericolo per la sicurezza pubblica.” E ancora, tornando con la memoria a qualche estate fa: “Già nel 2007 (altro “anno orribile” per gli incendi boschivi) la dimensione del fenomeno e le sue conseguenti problematiche in tema di protezione civile portarono all’emanazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3606 del 28 agosto 2007 “Misure per fronteggiare l’emergenza incendi in Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia”.

Si consideri che la Legge 7 maggio 1996, n. 11 delega proprio l’Ente provinciale ad esercitare le dovute funzioni in materia di difesa del suolo, antincendio boschivo e tutela degli ambiti forestali.

E tra le varie azioni, si medita innanzitutto di evitare, in tempi ristretti, ulteriori fenomeni di degrado a ridosso delle infrastrutture e degli insediamenti abitativi e produttivi nelle aree individuate, nonché pianificare e progettare ulteriori interventi combinati di difesa del suolo e di recupero della copertura vegetazionale. Le tecniche utilizzate saranno a basso impatto ambientale per le opere di difesa del suolo, prediligendo le tecniche di ingegneria naturalistica, laddove risultino impiegabili. Saranno ovviamente utilizzati criteri ecologici e la tecnica selvicolturale nella ricomposizione della vegetazione distrutta dall’incendio. Si confida di poter riutilizzare, laddove possibile, il materiale legnoso morto, sia in piedi che a terra, rendendolo solidale al terreno o triturandolo in situ, al fine di evitarne la fluitazione a valle e l’eventuale ostruzione di canali di scolo o corsi d’acqua.

Ad effettuare l’analisi dei dati oggi disponibili, così come l’individuazione delle soluzioni più idonee per il risanamento ambientale sarà un gruppo di lavoro costituito da quattro tecnici – dei quali due indicati dai Comuni sottoscrittori, uno dalla Provincia di Salerno ed uno dalla Regione Campania – in possesso di competenze specifiche nelle materie dell’ingegneria ambientale e nella gestione forestale. Ad ogni modo, la progettazione esecutiva sarà a carico della Provincia di Salerno. L’auspicio di tutti, ad iniziare proprio dall’Amministrazione provinciale, è che le modalità di intervento possano costituire una modalità “pilota” da trasferire in altri territori della Campania compiti da eventi calamitosi simili. (g. f.)

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