IORESTOACASA: I GIOVANI DI AC SI RACCONTANO

Sarà un giorno migliore domani

“Passeranno questi temporali, anche se sarà difficile, sarà un giorno migliore domani”.
Questo è il testo di una canzone che in questi giorni mi ritrovo ad ascoltare spesso per il messaggio di speranza che mi trasmette. Dobbiamo avere speranza in questo tempo che ci ha impoverito, ma contemporaneamente ci ha arricchito. Ci ha costretto a fermarci in un mondo così tanto frenetico da toglierci il respiro, così imponente da toglierci di vista ciò che c’è di più importante come l’amore di una famiglia e la bellezza delle attività più semplici. All’inizio sono stato molto disorientato, non sono potuto risalire nella mia cittadina universitaria, sono stato costretto a dover cambiare tutta la mia quotidianità, conquistata difficilmente in una città che non conoscevo e che è stata tra le prime ad essere messa in ginocchio da questo terribile virus. Da quando mi sono trasferito, non sono mai rimasto così tanto nella mia città natale, una città piena di persone che amo e che, per quanto vicine ora, sono più lontane che mai eccetto la mia famiglia. Una famiglia che mi manca tanto quando sono via e della quale sto riscoprendo tutte le bellezze che a volte, preso da tanti impegni e preoccupazioni, probabilmente non ricordo. Sto riscoprendo com’è bello essere a casa, circondato da un amore senza pari a cui ognuno di noi aspirerebbe. Mi mancano i miei amici, i nuovi e quelli di sempre che non so quando rivedrò. Continuano a dirci di stare ad un singolo metro dagli altri, una distanza che dopo tanti giorni sembra insostenibile. Quando tutto sarà finito, torneremo ad abbracciarci, a ridere e saremo più felici perché sapremo apprezzare anche il più piccolo gesto e ci sentiremo fortunati. Mi auguro che penseremo diversamente, dando maggior attenzione a chi, in questa emergenza, ha combattuto in prima linea mettendo a repentaglio la propria vita. Andrà tutto bene. (F.)