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PADERNO DUGNANO: PRESIDIO DI RETE SICUREZZA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO E PER L'INCIDENTE ALLA EURECO, LA DITTA DI SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI. (PADERNO DUGNANO - 2010-12-04, Gianpietro Malosio / Fotogramma) P.s. La Foto E' Utilizzabile Nel Rispetto Del Contesto In Cui E' Stata Scattata, E Senza Intento Diffamatorio Del Decoro Delle Persone Rappresentate

La strage infinita dei morti sul lavoro: possiamo ancora dirci ‘umani’?

“CoscienzaSociale”, laboratorio socio-politico dell’Azione Cattolica presso la parrocchia ‘Sant’Antonio di Padova’ di Battipaglia esprime disappunto ed amarezza dinanzi all’ennesima tragedia sul lavoro – consumatasi questa volta in provincia di Latina – che ha procurato la morte di un uomo in una modalità del tutto singolare e raccapricciante.
Satnam Singh, giovane indiano di 31 anni, dopo aver subito l’amputazione del braccio destro a seguito di un violento impatto col macchinario con cui lavorava, non è stato soccorso ed è stato anzi riaccompagnato a casa e lasciato in strada su di una cassetta per la raccolta degli ortaggi.
L’intera vicenda – per via dell’incidente e soprattutto per la vergognosa indifferenza registratasi nei confronti dell’infortunato – ha scosso l’opinione pubblica.
Crediamo che si sia arrivati ad un punto di non ritorno di cui occorre con urgenza prendere atto.
E intanto ci si chiede: dov’è il rispetto della dignità umana? Dov’è finita l’umanità? Possiamo ancora dirci ‘umani’?
Basta, adesso basta.
Dio ci perdoni! Perdoni gli uomini scellerati che, nel perseguimento esclusivo del tornaconto personale, continuano a schiavizzare uomini e donne in cerca di lavoro per sopravvivere.
La vicenda di Latina dimostra a quali esiti di disumanità si possa arrivare in assenza di una cultura della sicurezza che sia diffusamente promossa nella popolazione. Non è possibile morire dissanguati per strada a causa di un lavoro sottopagato, non assicurato, privo della minima forma di tutela sanitaria ed assistenziale.
Le istituzioni civili, a tutti i livelli territoriali, investano risorse, tempo, cultura e progettualità concrete per favorire il miglioramento effettivo delle condizioni di vita e di lavoro degli indigenti. Lo Stato e gli Enti locali risolvano una volta per tutte l’atavico problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, garantendo la tutela reale della salute e controlli rigorosi sulle misure adottate dai datori di lavoro.
Altrettanto impegno dovrà essere profuso nell’opera di integrazione sociale delle tante comunità straniere nella nostra società.
Occorre che sia fatto subito, senza indugio, con sollecitudine e responsabilità. Non si può più aspettare.
(www.coscienzasociale.org)

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