La tenacia formativa dell’AVO: un corso per diventare volontari ospedalieri
BATTIPAGLIA – Si terrà dal 9 novembre al 4 dicembre. È il Corso di formazione dell’AVO, l’Associazione dei Volontari Ospedalieri.
Né medici né infermieri. Sono gli angeli dell’AVO, compagni di camera degli ammalati ricoverati nell’Ospedale “S. Maria della Speranza” di Battipaglia. Più semplicemente amano definirsi “i parenti di chi non ha parenti”.
Grazie all’AVO anche una fredda corsia di ospedale, nel bianco asettico che può dar vertigine, diventa luogo d’incontro, spazio d’attesa e di ascolto in cui rigenerare la vita.
Ma occorre formarsi perché il miracolo dell’amore accada; occorre prepararsi con competenza per far bene il bene; bisogna disporsi alla gratuità, perché nulla s’improvvisi e tutto vada ponderato, tanto più se di mezzo c’è la dignità delle persone sofferenti.
Di qui l’opportunità di organizzare momenti sistematici in cui incontrare psicologi e medici, sacerdoti ed esperti del settore socio-assistenziale. Nel confronto specialistico, s’apprende la specificità del volontariato ospedaliero, nei suoi aspetti affettivi e relazionali, tecnici ed operativi.
Si consideri che a Battipaglia l’AVO opera da 30 anni. Fu Adriana Pietrasanta, docente ed assistente sociale, a gettare il primo sasso nello stagno, facendo riverberare in città l’intuizione del Dott. Erminio Longhini, primario del reparto di Medicina dell’Ospedale Niguarda di Milano, scomparso l’anno scorso, fondatore nel 1967 della prima associazione dei volontari ospedalieri.
Cerchio dopo cerchio, l’onda d’amore s’è propagata fino ad oggi, grazie all’ausilio generoso di tanti battipagliesi che hanno raccolto la sfida di Adriana nel coniugare la fede cristiana con la vita, passando per la stretta via del dolore.
Si è così giunti, anno dopo anno, alla 31′ edizione dell’iniziativa formativa – del tutto gratuita – che vede partecipi quanti intendono intraprendere il servizio volontario ospedaliero. Oggi il Presidente dell’organizzazione onlus battipagliese è Beatrice Barberini. Vicepresidente è Maria Rosaria D’Antona.
Due ore di compagnia con i sofferenti può essere un buon inizio per offrire un contributo umano pieno e consapevole, per far sì che – pur nel dolore – mai manchi una parola di conforto, un’alternativa alla disperante solitudine.
Così precisa la fondatrice Adriana Pietrasanta: “Il Corso di formazione offre l’opportunità per conoscere ed approfondire la figura e la missione del volontario AVO. Esiste un aspetto deontologico ignoto a molti che tuttavia aiuta a comprendere la profondità di un servizio reso ogni giorno con discrezione, ascoltando gli ammalati senza giudicarli. L’ascolto amorevole, anzi, è la prima cura. E aiuta a guarire.”
Per iscrizioni ed informazioni: lunedì 30 e martedì 31 ottobre dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00 presso la sede AVO dell’ospedale cittadino. (g. f.)