Le buone pratiche al servizio della democrazia
di Orazio Brogna
TRIESTE – L’altra faccia della 50 Settimana Sociale di Trieste sono le piazze, in particolare quella della Borsa, dov’è stato allestito un vero e proprio Villaggio delle Buone Pratiche, crocevia memore di traffici dei secoli passati, di una storia talvolta intensa e sofferta. Si staglia in alto da un lato uno striscione, tra il nostalgico e il goliardico, che inneggia allo stato mai costituito del Territorio Libero di Trieste. Ma la scena è tutta dei tanti stand espositivi delle testimonianze organizzate provenienti da tutta Italia, dove soprattutto al pomeriggio fanno capolino e capanello gli oltre mille delegati che si spostano a quell’ora dal Centro Congressi per le attività che si svolgono all’aperto fino a tarda sera. Ma anche tanti curiosi, locali o villeggianti, desiderosi di fare conoscenza di ciò che si fa strada con tanta pazienza e buona volontà. Immancabile la nostra AC, con un maxi stand condiviso da AVE, MLAC e ACR, unificati dalla mostra sul Beato Toniolo, ideatore proprio delle settimane sociali. In particolare, il Movimento Lavoratori promuove l’esperienza di Progettazione Sociale portata avanti con i due bandi annuali, il tradizionale “Idee in Movimento” e il più recente Contest “Parrocchie ecologiche”, attraverso materiale promozionale, proiezioni audiovisivi e prodotti d’asporto provenienti dai progetti realizzati (dalla Campania, la Pasticceria sociale ICare di Cerreto Sannita, Aule Studio Lilium di Agropoli e Giardino Essenziale di Contursi Terme). Una modalità per consentire anche a chi si approccia ancora con qualche riserva e titubanza di superare le reticenze attraverso esempi di microprogettualità, a partire dal valore del gruppo e dalla capacità coinvolgimento. Non resta quindi che continuare ad aver cura di quanto seminato e raccogliere anche in termini di partecipazione alla vita democratica delle nostre comunità.
- Segretario diocesano MLAC – espositore alla SSCI di Trieste per la diocesi di Salerno – Campagna – Acerno