Legalità e trasparenza in città: indetto un concorso per gli studenti
BATTIPAGLIA – Legalità fa rima con creatività. A trovare la giusta assonanza sono chiamati tutti gli alunni delle scuole del I ciclo, statali e paritarie. Per loro è indetto il Concorso “I giovani ed il senso della legalità e della trasparenza”. Il titolo non è molto originale, ma ha il pregio di veicolare un messaggio forte e chiaro: i semi della legalità brillano nei sogni di giustizia dei giovani. Sta a loro tracciare ‘solchi’ per ogni sogno, in modo che germogli il futuro. Agli adulti il compito di accompagnarli in quest’impresa. Ecco, dunque, il Concorso. Partirà a breve, questione di giorni. L’ha deciso la Giunta comunale nella riunione di giovedì 15 novembre con deliberazione n. 226.
Un modo per mettere in pratica ciò che è contemplato nel PTPC 2018-2020 (Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione)
e, innanzitutto, un’occasione utile per farlo conoscere ai cittadini più giovani.
Gli alunni delle scuole primarie potranno concorrere presentando un elaborato scritto o un disegno incentrato sul tema della legalità. Più ampia, invece, la gamma espressiva offerta agli studenti delle scuole secondarie di I grado, chiamati a comporre fiabe, racconti, fumetti o poesie. Gli elaborati inediti dovranno essere presentati entro il 20 dicembre. La premiazione si terrà nel mese di gennaio 2019 al Palazzo di Città. Altre indicazioni più dettagliate sono contenute nel bando pubblicato nell’Albo pretorio dell’Ente comunale, disponibile in versione online.
S’accorcia così la distanza, per una volta almeno, tra le istituzioni e i cittadini, grazie ad un’iniziativa che ha una ben solida base legislativa, dal momento che proprio il PTPC prevede l’organizzazione di iniziative per la legalità attraverso cui diffondere la cultura dei valori e migliorare la prassi civica della trasparenza. Il riferimento normativo essenziale è dato dall’art. 10, comma 2 del D. Lgs. n. 33/2013 che ha rivoluzionato le modalità di accesso civico e, più di recente, dal D. Lgs. n. 75/2016 che ha generalizzato l’accesso dei cittadini ai documenti, ampliando in tal modo la ‘portata’ trasparente della P. A. Le indicazioni ANAC, del resto, contenute nel Piano nazionale anti-corruzione, ‘sprigionano’ in questi casi la loro cogenza, a fronte dei fenomeni corruttivi che possono minare il buon andamento e l’imparzialità amministrativa. Occhi puntati, allora, sul PTPC, adottato dall’Amministrazione comunale nello scorso mese di febbraio.
Un documento che non sta lì, tra le ‘carte’ d’ufficio, come se dormisse fuori della realtà, bensì da intendersi come strumento dinamico che, con creatività e responsabilità, aiuta ad affermare la legalità e la trasparenza nei contesti pubblici ordinari, per valutare la ‘performance’ dell’Amministrazione.
E, non a caso, a suggerire la bella idea alla Sindaca Francese è stata la Segretaria comunale Brunella Asfaldo, che dell’Ente è per l’appunto Responsabile della Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza.
Un’iniziativa, dunque, che vuole essere un atto di fiducia nell’istituzione scolastica e nel suo potenziale educativo: la promozione della legalità trova linfa in una rinnovata alleanza formativa tra i vari attori territoriali. Perché, in fondo, un concorso vuol essere una mano tesa ai più giovani, un’opportunità per riscrivere e ridisegnare la realtà ‘maltrattata’ dagli adulti, una proposta alternativa che affermi la giustizia.
Educare alla legalità significa orientare il protagonismo giovanile, guardando ai modelli, imitandone le virtù, impegnandosi come loro per affrontare – con la cultura creativa prima ancora che con il codice penale – ogni circostanza che sembri essere inficiata da pratiche delittuose e condotte malavitose. Proprio pensando all’illegalità strutturata nei più complessi sistemi criminali, non possiamo non dare ragione a Gesualdo Bufalino, quando affermava che “la mafia sarà sconfitta da un esercito di maestre elementari”. (g. f.)