Libri, storia e cultura a Pontecagnano: tre giorni di incontri in “Storie di Primavera”
PONTECAGNANO FAIANO – Tutto pronto per “Storie di Primavera”, l’evento culturale che si svolgerà dall’11 al 19 aprile nel capoluogo picentino. È una ‘tre giorni’ dedicata alla storia e alla guerra, agli splendori di un glorioso passato e alle contraddizioni della vita umana. Il tutto ruotando intorno all’universo dei libri.
Promosso ed organizzato dall’Ente comunale in collaborazione con il Ministero della Cultura ed il Museo Nazionale Etruschi di Frontiera, il progetto mira di fatto ad affermare un’idea di cultura come espressione plurima di bellezza e crescita, facendo leva anche sulle evidenze locali.
Sono tre i momenti in programma: il primo presso la Mediateca Comunale “Alda Merini”; i restanti nel Polo museale di Via Lucania.
Si inizia giovedì 11 con la presentazione del libro “Cicerone al Sud” di Felice De Martino, Dirigente dell’ERSAC, e Felice Pastore, Presidente del Gruppo Archeologico Salernitano. Dialogheranno con loro, a partire dalle ore 18:30, Alessandro Basso, cultore di storia locale, ed Antonella Mazzeo, docente di italiano. Coordinerà i lavori Carmen Altamura, giornalista.
Seguirà, il 18 aprile, la serata dedicata al volume “Denominazione di origine inventata” di Alberto Grandi, professore associato all’Università di Parma. Interverranno, a partire dalle ore 18:00, Francesco Nicodemo, di Fondazione Italia Digitale, ed Antonluca Cuoco, pubblicista La Ragione. Modererà la giornalista Carmen Altamura.
Si conclude venerdì 19 con la presentazione del libro “Il Brigante ed il Generale” di Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno. Ad intervistarlo, con inizio alle ore 18:30, vi sarà Stefania Cavaliere, giornalista.
È un’iniziativa lodevole che sa di confronto, promuove la riflessione, stimola l’esplorazione di mondi culturali che meritano attenzione, soprattutto da parte dei giovani. Il Sindaco Giuseppe Lanzara ha affermato: “Felice di onorare il senso più profondo della cultura con la presentazione alla città di tre volumi di alto spessore, che ci ricordano il valore della pace, della conoscenza, della storia intesa come modalità di riscatto dagli errori commessi nel passato. Grazie a chi lavora a questi momenti, consapevole che sollecitare la parola in un tempo in cui essa è ridotta ai minimi termini significa riposizionare le basi per una crescita personale e collettiva, che ci porterà verso l’armonia e la bellezza”. (g.f.)