Mobilità sostenibile ad Agropoli: parcheggiare l’auto elettrica costa meno
AGROPOLI – Come promuovere l’uso di auto elettriche se le istituzioni non incentivano la mobilità sostenibile? Basta che per il parcheggio i residenti paghino di meno: ad esempio, 25 euro annui anziché 120.
Occorre partire dal presupposto che la mobilità elettrica, ossia i veicoli a trazione esclusivamente elettrica, diano un importante contributo alla salvaguardia ambientale: essi consentono la riduzione drastica delle emissioni in atmosfera di CO2, eliminando gli impatti negativi della circolazione stradale.
Per incentivare l’uso degli autoveicoli ad esclusiva trazione elettrica, l’Amministrazione Mutalipassi ha lanciato un progetto sperimentale che consiste nel concedere, a partire da agosto 2022, un’agevolazione per il costo annuale d’abbonamento per la sosta a pagamento nelle “strisce blu” in favore delle persone fisiche o giuridiche proprietarie o temporaneamente intestatarie di veicoli elettrici.
Ricordiamo, allargando lo sguardo, che l’Agenda ONU 2030 ha definito 17 obiettivi e tra questi c’è la sostenibilità ambientale, invero additata tra le priorità rilevanti.
Bisogna tuttavia andare sul pratico: l’agevolazione prevede che il costo annuale dell’abbonamento per il parcheggio sull’intero territorio comunale sia pari a 25 euro per i residenti (anziché 120 euro per i veicoli classici) e di 50 euro per i non residenti (anziché 180 euro).
Si tratta dunque di agevolare il parcheggio ad un costo simbolico.
Il Sindaco Roberto Mutalipassi afferma: “I veicoli elettrici rappresentano il futuro e noi come Amministrazione dobbiamo cercare di agevolare il passaggio a tale tipologia di mobilità sostenibile. Abbiamo pensato quindi che potessero rappresentare primi passi importanti, disporre delle tariffe agevolate per parcheggiare in città negli stalli blu per i veicoli elettrici”.
Nel centro cilentano si tenta di colmare il gap tra proclami ecologisti e pratica quotidiana.
Non è solo una questione culturale; ne vanno di mezzo alcuni interventi amministrativi, come ad esempio l’adozione di piani tariffari ad hoc che disciplinino, seppure in via sperimentale, la mobilità elettrica. (g.f.)