Niente droni per monitorare il territorio: annullata la procedura di gara
BATTIPAGLIA – È stata annullata la procedura di manifestazione d’interesse con cui il Comune di Battipaglia mirava ad affidare il servizio di controllo e tutela del territorio ai droni radiocomandati, per la sicurezza dei cittadini e la tutela delle risorse ambientali e naturali. L’iniziativa, condotta in autotutela amministrativa rivela una responsabile solerzia, giacché quella procedura seppure riferita ad un progetto valido, concepito “nell’interesse della collettività”, violava l’art. 95, comma 10-bis, del D.lgs. n. 50/2016, ossia il vigente Codice degli Appalti.
È quanto si legge nella determina dirigenziale del 23 maggio, firmata – per l’istruttoria – dall’Arch. Angela Costantino e dal Dirigente del Settore Tecnico Ing. Carmine Salerno. Ad essere annullata è proceduta indetta con la Determinazione del Dirigente del Settore Tecnico n° 65 del 18 gennaio 2018.
Entro il 16 febbraio scorso – termine di scadenza per la partecipazione alla gara – erano state registrate al Protocollo Generale le offerte delle ditte “De Stefano Aldo”; GHT Engineering S.r.l.s.; Multioptic Drone S.r.l. Tutti a casa; anzi, nessuno mai partirà. Peccato per l’Ufficio Ambiente dell’Ente comunale, giacché non dispone dell’idonea strumentazione e delle professionalità adatte ad effettuare rilievi su ampia scala.
Cos’è successo? In sintesi, la Commissione di valutazione – nominata a fine marzo – dopo aver letto è riletto l’intera documentazione della gara informale – visto peraltro l’importo-base di gara che è inferiore alla soglia di € 40.000,00 – e dopo aver esaminato le offerte presentate dai tre concorrenti, ha notato che l’Avviso Pubblico – approvato con Determinazione dirigeziale del Settore Tecnico n° 65 del 18 gennaio – attribuiva al prezzo un peso superiore al 30%, il che contrasta con quanto disposto dall’art. 95, comma 10-bis, del D.lgs. n. 50/2016. Il progetto di potenziamento del sistema di monitoraggio tecnologico e di vigilanza territoriale che ha negli aeromobili a pilotaggio remoto i suoi vettori principali, resta dunque una variabile ipotetica senza beneficiare di una legittima sedimentazione procedimentale.
Ebbene, i droni che avrebbero dovuto favorire il censimento delle discariche abusive, la ricerca di agenti inquinanti ambientali (si pensi agli scarichi illegali) o segnalare perdite da impianti fognari e la dispersione di inquinanti, per ora quei droni, insomma, restano a terra. (g. f.)