Ospedale di Battipaglia, incontro Francese-Iervolino: a breve l’assunzione di nuovo personale
BATTIPAGLIA – Buone notizie sotto l’albero di Natale per la sanità locale. Da anni – com’è noto – la carenza di personale medico e paramedico continua a compromettere la regolarità del servizio presso il Presidio Ospedaliero “S. Maria della Speranza”.
Si sa: non c’è sanità senza chi se ne curi. Come a voler dire una banalità: in un ospedale senza medici i malati non guariscono. Se poi si considera il volume giornaliero delle prestazioni, è facile dedurre che quell’ospedale va avanti “sotto organico”. Eppure, una “speranza” concreta dovrebbe venire dallindizione dei nuovi concorsi e dagli scorrimenti di graduatoria.
È quanto emerso nel pomeriggio di mercoledì 18 dicembre, a seguito dell’incontro tra la sindaca Cecilia Francese ed il direttore generale della Asl Mario Iervolino. Un incontro, dunque, dagli esiti rassicuranti. In quell’occasione, per l’ennesima volta, il primo cittadino è tornato ad esprimere le proprie preoccupazioni sullo stato amministrativo e gestionale dell’Ospedale di Battipaglia. Nell’incontro tenutosi a Salerno, la sindaca ha posto diverse questioni, molte delle quali riguardano proprio la carenza di personale medico e paramedico. Il direttore Iervolino ha confermato che, nel breve periodo, l’Asl di Salerno assumerà nuovo personale medico, paramedico e ausiliario. Servono medici specializzati e si procederà, in particolare, ad assumere ostetriche ed operatori socio-sanitari.
La difficoltà maggiore è rappresentata dal reparto di ginecologia: la sottrazione di nove ginecologi in pochi anni per via del pensionamento ha oltretutto complicato la pianta organica.
Rassicura intanto il fatto che procedino i lavori per la riapertura della medicina nucleare: l’installazione di un nuovo scanner e della Pet promettono un nuovo corso per la qualità dell’offerta sanitaria.
Per non dire poi dei lavori di ristrutturazione e potenziamento del Pronto soccorso e del Centro per l’igiene mentale di via De Amicis,.
Lotta alla precarietà in tutti i sensi: di personale e di strutture. Non si esclude – è questa la proposta della sindaca Francese – di utilizzare un bene confiscato alla criminalità organizzata per recuperare spazi. Anche lì si imporrebbe però la necessità di ristrutturazione. (g.f.)