Parchi-gioco e centri per anziani: arrivano i fondi regionali per rilanciare la periferia di S. Antonio
PONTECAGNANO FAIANO – Finanziato il restyling dell’area periferica di S. Antonio A comunicarlo è l’Amministrazione comunale. L’importo ottenuto dalla Regione Campania per la riqualificazione dell’area PEEP ammonta a
Senza dimenticare il completamento dell’efficientamento energetico degli alloggi comunali in Via Sandro Pertini. E ancora: si vuol ristrutturare i singoli alloggi comunali di Via Sandro Pertini 1 di impianti e, in più, riqualificare tutte le strade e marciapiedi rientranti nel comparto PEEP di S Antonio, oltre che potenziare la pubblica illuminazione. Il Sindaco Giuseppe Lanzara ha affermato: “Come sempre, premia il lavoro di chi si adopera con costanza ed impegno e guarda agli obiettivi senza fermarsi. Anche stavolta, questa Amministrazione porta a casa un progetto importante, che interviene in un’area spesso relegata ad un ruolo secondario.”
Insomma, una poderosa elargizione pari a
Un’iniziativa che rientra, pertanto, nel progetto di decoro urbano che contempla, sempre nella periferia di S. Antonio, la costruzione della nuova caserma dei Carabinieri e del parco urbano di Via Pertini. Senza dimenticare la nuova fermata della Metropolitana in Via Volta.
Continua il primo cittadino: “Con Assessori e Consiglieri stiamo provando a fare esattamente questo: ad attribuire eguale dignità quanto alle periferie, nel rispetto delle diverse funzioni e peculiarità. Ovviamente, le opere previste hanno un ruolo pratico ed estetico, ma anche sociale.”
Si tratta di un’iniziativa economico-finanziaria che risponde ad un disegno di più ampia prospettiva, sulla cui base si mira all’innovazione degli assetti urbanistici per potenziare la vivibilità degli spazi pubblici.
Chiude Lanzara: “Creare centri di aggregazione, parchi per bambini, valorizzare e ristrutturare gli alloggi comunali e riqualificare le strade, potenziando anche l’illuminazione, significa anche arginare una serie di fenomeni di devianza, microcriminalità ed altro, che possono più facilmente insistere in aree prive di spazi e strumenti per la socialità e per l’inclusione.” (g.f.)