Parco San Cataldo ad Eboli: la Giunta Conte adotta le misure tecniche per nuove edificazioni
EBOLI – Definire quali aree sono edificabili e quali sono sature. È lo scopo della suddivisione operata nel “Parco urbano S.
Cataldo – S. Andrea”. Per farlo, occorreva interpellare i tecnici, sicché hanno proposto una suddivisione, che è stata presro adottata dalla Giunta comunale con delibera n° 108 del 19 maggio 2022.
Parliamo di uno dei cosiddetti “ambiti di trasformazione” previsti nel Piano Regolatore Generale.
Con istanza assunta agli atti e registrata al SUED con PDC-00016-2022, era stata infatti presentata la richiesta
di permesso di costruire, ai sensi dell’art. 28bis del DPR 380/01. Si tratta di un progetto con valenza sociale, perciò l’Amministrazione comunale guidata da Mario Conte ha intrapreso d’ufficio il procedimento di suddivisione dell’ambito per
distinguere le proprietà immobiliari già utilizzate a fini edilizi, cioè distinguere la “zona satura” da quelle ancora suscettibili di edificazione.
Soltanto dopo aver definito la sottozona di trasformazione è possibile
attribuire le quote edificatorie e gli oneri in standard espressi da ogni proprietà immobiliare. Poi segue la verifica di legittimità della specifica proposta edilizia avanzata.
La redazione di pianificazione urbanistica di
secondo livello è infatti da acquisire necessariamente se si vogliono attuare interventi edilizi.
Va da sé che le carte parlano: è tutto monitorato nella documentazione speciale, sicc8le previsioni edificatorie di quest’ambito sono infatti dettagliate nella Parte III delle NTA
del piano, nella scheda n. 10. Da qui discende il Piano Urbanistico Attuativo (PUA), che è per l’appunto lo strumento di attuazione degli interventi su iniziativa pubblica
o privata. Gli atti tecnici ed ai sono pubblicati sul sito web istituzionale.
Ora, va detto che prima di procedere alla
progettazione del PUA, il progettista del piano deve perimetrare le aree non soggette a trasformazione. Questo è uno dei vincoli prescrittivi previsti in scheda.
Va ricordato che la materia urbanistica è regolata dalla vigente Legge Regionale 16/2004 “Norme sul governo del territorio” e dal Regolamento di attuazione n. 5/2011, che all’art. 10 disciplina la pianificazione urbanistica di secondo livello. (g.f.)