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Per la popolazione di Beirut: il sostegno della Caritas di Salerno

SALERNO – Ha lasciato tutti attoniti: la violenta esplosione verificatasi la sera del 4 agosto scorso nel porto di Beirut, in Libano, ha annientato interi quartieri della città e provocato più di centocinquanta di morti e circa cinquemila feriti. C’è bisogno di intervenire. La Caritas di Salerno Campagna Acerno, nell’esprimere solidarietà ai fratelli libanesi, ha promosso una raccolta fondi per sostenere la fase di emergenza. Si pensi che gli ospedali della capitale, già pressati dal Covid-19, riescono appena a fronteggiare l’emergenza, anche perché danneggiati dalla potente onda d’urto sprigionatasi dopo l’esplosione. Ed i gesti di solidarietà si contano sulle dita: non solo perché sono pochi, ma perché devono essere concreti e mirati. Il direttore don Marco Russo dichiara sul sito web diocesano: “Come Caritas di Salerno e a nome della Chiesa salernitana abbiamo il dovere di soccorrere questi nostri fratelli, già duramente provati dall’emergenza Covid e dalle tensioni politiche che attanagliano quella parte del Mondo.”
In Libano è presente anche un cospicuo contingente di militari italiani: da loro è pervenuta la prima richiesta di aiuto per la popolazione.
Un appello alla solidarietà per i cittadini di Beirut è stato lanciato da p. Michael Abboud, il direttore di Caritas Lebanon di recente nomina e da p. Charbel Obeid, segretario del patriarca. La tragedia ha infatti coinvolto anche la Chiesa libanese: estesi i danni alla cattedrale; distrutta la sede della Caritas. Continua Don Marco Russo:” Con il contributo di tutti gli uomini di buona volontà, possiamo dare almeno un po’ di sollievo alle migliaia di persone che hanno perso tutto in questa esplosione, e agli ospedali che sono al collasso”. (g.f.)

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