Petizione contro ratti e blatte. Capasso (CS): “Situazione allarmante.”
BATTIPAGLIA – Ultimi giorni di raccolta delle firme per sollecitare l’Amministrazione comunale all’adozione di misure igieniche contro il proliferare di ratti e scarafaggi nel centro urbano. La petizione popolare è stata promossa circa un mese fa da alcuni residenti di Via Italia e Piazza Aldo Moro che, con l’avanzare del primo caldo, hanno dovuto fronteggiare l’invasione di blatte su muretti e marciapiedi. Una difesa che quest’anno, a quanto pare, è stata preparata non solo col DDT e col topicida, ma con carta, penna e ben 500 firme in calce ad un’istanza di intervento risanatore che sarà presentata agli uffici comunali competenti.
Il laboratorio “CoscienzaSociale” di AC della Parrocchia “S. Antonio di Padova” sostiene l’iniziativa dei residenti, con la convinzione che il confronto tra l’Amministrazione comunale e la cittadinanza costituisca la via preliminare alla ricerca di soluzioni condivise, meditate, ragionevoli. Così l’Avv. Marcello Capasso, coordinatore CS: “La situazione ambientale a Battipaglia è davvero allarmante; oggi purtroppo convivono macro e micro-discariche, rifiuti in ogni strada ed angolo della città, blatte e topi in pieno centro, deiezioni canine sui marciapiedi.”
Un’amara presa d’atto del quadro ambientale urbano che, movendo da varie criticità gestionali – relative tanto al servizio di spazzamento stradale quanto alla bonifica delle aree periferiche – non può non tradursi in una valutazione generale della politica ecologica adottata dal Comune. Continua Capasso: “Diciamo subito che non possiamo addossare all’Amministrazione comunale e ad Alba s.r.l. la responsabilità della sporcizia della nostra città; vero è, però, che la sindaca all’indomani della vittoria elettorale ebbe a dire che Battipaglia in 18 mesi sarebbe diventata una delle città più pulite d’Italia. Al momento, questo traguardo sembra ahimè un sogno irrealizzabile e la sensazione è che non siamo sulla buona strada.” La disfunzionalità, innanzitutto, è d’ordine tempistico. Capasso precisa: “La derattizzazione e la disinfestazione andavano fatte molto prima, tenuto conto che era prevedibile il caldo, la siccità di questi giorni e la possibilità che topi e scarafaggi lasciassero le loro tane in cerca di ‘prati migliori’.”
Attivo da circa cinque anni sul fronte della cittadinanza attiva, con iniziative volte a stimolare la partecipazione dei cittadini nella denuncia o nella risoluzione di problemi sociali e ambientali, il laboratorio “CoscienzaSociale” vorrebbe stimolare una corale presa d’atto del ruolo partecipativo della cittadinanza in ambito sociale e politico, perché i principi della Dottrina Sociale della Chiesa si concretizzino nelle circostanze problematiche reali. E quella denunciata dalla petizione popolare è la testimonianza di un’intraprendenza spontanea che ha accomunato i cittadini nella ricerca di una solidarietà operosa nell’intero vicinato. Chiude, infatti, Capasso: “In ogni caso, atti o iniziative dell’Amministrazione potrebbero rilevarsi non risolutive se noi cittadini non saremo più educati nell’effettuare la raccolta differenziata, nell’utilizzare i cestini pubblici e, in generale, nel comportarci negli spazi pubblici come a casa nostra.” (g. f.)