Qualità dell’aria a Salerno ad agosto: attivati i monitoraggi estivi dell’ARPAC
SALERNO – Le stazioni dell’ARPAC sono all’opera su tutto il territorio regionale per rilevare il grado di qualità dell’aria nel mese di agosto. Attivata la rete regionale di monitoraggio ai sensi delD.G.R.C. 683/2014.
Ciò che interessa osservare è il “materiale particolato aerodisperso”, ossia l’insieme delle particelle atmosferiche solide e liquide sospese nell’aria in una determinata zona.
Si va a caccia soprattutto del cosiddetto ‘PM10’, cioè delle particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 µm. Sono le più note ‘polveri sottili’.
Se si considera il numero dei giorni
di superamento della soglia di 50 µg/m3 dall’inizio dell’anno, le ultime rilevazioni dell’ARPAC attestano che a Napoli (Osp. N. Pellegrini) sono stati 21 i giorni oltre soglia; aNocera Inferiore (Sc. Solimena) i giorni sono stati invece 16.
Veniamo a Salerno. Nella Stazione di Parco Mercatello sono solo 6 i giorni off limits, mentre sempre a Salerno (Osp. Via Vernieri) i giorni ‘rossi’ scendono al livello irrisorio di 4.
Va però precisato che sia a Nocera Inferiore sia nella stazione salernitana di Parco Mercatello, nei giorni tra il 12 ed il 21 agosto, in particolare per la sola giornata del 18 agosto, c’è stato un superamento effettivo della soglia di 50 µg/m3 per il PM10 che la legge stabilisce non sia superata più di 35 volte nel corso dell’anno. Parliamo dunque di una fase di relativa ‘tranquillità’ per l’area salernitana, dato che – giunti ormai a fine agosto – riesce facile presumere che la soglia critica degli over35 non sia superata entro i prossimi quattro mesi.
Nel suo comunicato ufficiale, l’ARPAC precisa inoltre: “si tratta di superamenti che hanno risentito dell’importante apporto di polveri sahariane che ha interessato la nostra Regione in quelle giornate.” Infine, l’autorevole agenzia regionale fa sapere che sono stati acquisiti anche i dati della stazione di Salerno (Scuola Conti) relativi al periodo 12 -22 agosto, dati che per fortuna non mostrano superamenti dei limiti di legge.
I monitoraggi dell’ARPAC continuano con regolare sistematicità, anche tenendo conto della relazione essenziale tra ambiente e salute. Basti pensare che l’esposizione continuata alle polveri sottili PM10 può provocare disturbi respiratori come tosse e catarro oppure asma, ma anche una diminuzione della capacità polmonare, finanche la bronchite cronica, per non dire di peggiori effetti sul sistema cardiovascolare. (g.f.)