Quando la questione meridionale fece tappa a Battipaglia: per non dimenticare la rivolta operaia del 9 aprile 1969
BATTIPAGLIA – Ricordare la rivolta operaia del 9 aprile 1969. Lo si fa in una settimana di eventi pubblici, dal 6 al 13 aprile. Giorni di studio e di evocazione collettiva nel 50′ anniversario dei moti che inondarono le strade cittadine. Una ricorrenza modulata sul controcanto del passato e del presente, con lo sguardo esteso al Mezzogiorno, eleggendo il panorama sociopolitico della Piana del Sele – il suo potenziale agricolo e il suo decollo occupazionale mancato – come osservatorio privilegiato per ricordare la primavera di sangue e fiamme che, cinque decenni fa, tenne a lungo accesa l’attenzione pubblica degli italiani.
Una mostra fotografica, un’assemblea pubblica e due convegni. Il tutto al PecBatt De Amicis di piazza Amendola e al Salotto comunale di piazza Aldo Moro. Ed altro ancora seguirà, giorno dopo giorno, per ricordare la grande mobilitazione del 1969 che – occupati i binari del nevralgico snodo ferroviario – spaccò l’Italia in due e presto trovò la resistenza della Polizia. Nei tafferugli diversi furono gli incidenti, 200 i feriti e morirono – com’è noto – il giovane tipografo Carmine Citro e l’insegnante Teresa Ricciardi.
A promuovere l’iniziativa commemorativa sono l’associazione “Battipaglia nostra”, presieduta da Gianni Corizzo; “Battipaglia 9 aprile 1969”, presieduta da Mario Maiorano; la “Proloco A’ Castelluccio”, presieduta da Adriana Silvana Minella; l’Inner Wheel Battipaglia e “Historia Nostra”, presieduta da Lucilla De Luna.
Gli eventi – coordinati in un programma unitario – sono patrocinati dal Comune di Battipaglia, che con la Delibera di Giunta n. 71 del 5 aprile assume gli oneri relativi agli aspetti logistici e funzionali, in qualità di partner e co-promotore. Si tratta di un omaggio corale al ‘nostro’ passato, quello che vide schiere di operai in sciopero per reagire alle disposizioni governative che avrebbero determinato la chiusura coatta dello zuccherificio e del tabacchificio di via Rosa Jemma. Centinaia di uomini e donne scesero in strada, alzando la voce. E non solo quella. Alla data del 9 aprile 1969 è difatti associata una tra le più eclatanti manifestazioni del disagio popolare verificatesi nel Mezzogiorno; fu l’espressione singolare di un malcontento diffuso tra le classi subalterne che trovò nel disordine un canale di comunicazione mai esplorato in quarant’anni di vita municipale: l’ex colonia agricola sperimentava nella carne, a caro prezzo, le contraddizioni del suo primo sviluppo industriale. La questione meridionale fece tappa a Battipaglia. E furono ore di drammatica agitazione che conobbero la ribalta nazionale e internazionale, collocandosi nel germinale interstizio di protesta che al Sud – tra gli anni ’60 e ’70 – accolse altri focolai del più acceso dissenso, come quelli di Avola, Eboli, Reggio Calabria, laddove la storia sociale incrociò quella del lavoro, per mobilitare nel 2019 la coscienza popolare e sollecitarla alla ricostruzione – si spera quanto più diffusa – di quanto accadde.
Ed è significativo che ad animare oggi la maggior parte degli eventi in programma ci sia proprio una nutrita rappresentanza del sindacato locale e nazionale.
Si inizia, dunque, sabato 6 aprile, alle ore 17, con la mostra foto-audiovisiva sui fatti del 9 Aprile 1969. Interveranno: Cecilia Francese (Sindaca di Battipaglia); Raffaele Petrone (“Battipaglia 9 Aprile 1969”); Anselmo Botte (Cgil Salerno).
Lunedì 8 aprile, a partire dalle ore 10, si terrà l’Assemblea pubblica “Il mezzogiorno e il sindacato: ieri e oggi”. Interverranno: Arturo Sessa (Segretario generale CGIL Salerno); Nicola Ricci (Segretario generale CGIL Campania);
Adolfo Pepe (Fondazione “Giuseppe Di Vittorio”); Gianna Fracassi (Vice segretaria CGIL nazionale).
Martedì 9 aprile alle ore 17 siamo tutti invitati al Convegno “Battipaglia 9 Aprile 1969: tra storia e memoria”. Dopo i saluti della sindaca Cecilia Francese, sarà proiettato il filmato “Ritorno a Battipaglia” (Unitelefilm) del regista Rai Luigi Perelli, con la presentazione di Mario Maiorano (“Battipaglia 9 Aprile 1969”). Seguiranno le testimonianze dei protagonisti. A concludere ci sarà lo storico Giovanni De Luna.
Modererà Enzo Castaldi (“Battipaglia 9 Aprile 1969”). Mercoledì 10 aprile, in piazza Aldo Moro, nel Salotto in Casa Comunale a partire dalle ore 20 seguiranno momenti di recitazione, intermezzi musicali, performance di danza, con proiezioni a cura della Proloco ‘A Castelluccia’. E ancora: giovedì 11 aprile, alle ore 18, presso il PecBatt De Amicis si terrà il Convegno “50 anni dopo”, occasione ulteriore di incontro con i testimoni dei fatti di quel 9 aprile. Venerdì 12 aprile, alle ore 17.30, sempre al PecBatt De Amicis sarà presentato il libro “Il romanzo dei miei spiriti” di Anna e Gerda D.,a cura di “Historia Nostra” ed Inneer Weel Battipaglia.
La conclusione del ciclo di eventi è affidata ad un ulteriore convegno di studi, atteso per sabato 13 alle ore 18 presso la Sala Consiliare al Palazzo di Città. (g.f.)