‘Question Time del cittadino’ in Consiglio comunale a Battipaglia: pubblicata la delibera che bocciò la minoranza
BATTIPAGLIA – Interagire direttamente con gli organi di rappresentanza democratica della propria città per prendere parte, se non alle decisioni, quantomeno alle consultazioni. Era questo il fine dell’iniziativa che circa un mese fa era stata intrapresa da alcuni consiglieri di opposizione, mossi dall’intento di riformare le vigenti disposizioni regolamentari e potenziare la comunicazione pubblica ed istituzionale a vantaggio dei cittadini.
C’è una delibera, oggi pubblicata all’Albo online, a cristallizzare quei fatti. È la n. 85 assunta nel corso della riunione di Consiglio del 22 settembre 2022.
Il Consiglio comunale era stato chiamato a confrontarsi sull’elaborazione di un regolamento specifico che disciplinasse il ‘Question Time’.
La proposta deliberativa, presentata ai sensi dell’art. 26 del Regolamento disciplinante il funzionamento del Consiglio Comunale, aveva ad oggetto “Introduzione dell’Istituto del Question time del cittadino. Predisposizione di un regolamento ad hoc. Indirizzi” ed era stata presentata – recepita al prot. n. 59965 del 5 agosto scorso – dai Consiglieri Azzurra Immediata, Gaetano Marino, Luigi D’Acampora, Giuseppe Provenza, Domenico Zottoli, Antonio Visconti, Alessio Cairone e Maurizio Mirra. Insomma, l’opposizione.
Invero, la parola-chiave da subito citata dai proponenti era stata ‘partecipazione’, da potenziare adottando uno strumento di democrazia diretta come, per l’appunto, il ‘question time’: verrebbe in tal modo data ai cittadini la possibilità di intervenire in Consiglio comunale per un confronto diretto con i propri rappresentanti politici.
Dopo una variopinta discussione – innescata a onor del vero già nella V Commissione consiliare con frazionamento di posizioni nella stessa minoranza – la proposta veniva bocciata: su 17 votanti, 4 favorevoli e 13 contrari.
Di qui la grande delusione dei proponenti, riversatasi l’indomani in note e contro-note politiche per ribadire, invece, la validità di una proposta che dilaterebbe gli spazi della vita politica fino ad includere i cittadini stessi. A quanto pare, il dibattito in città intorno al ‘Question Time’ è destinato ad essere riaperto. Quella delibera di bocciatura infatti è pubblicata, ma la discussione non è archiviata. (g.f.)