Referendum costituzionale: perché SI
In continuità con gli articoli dei giorni scorsi, aggiorniamo la raccolta delle posizioni favorevoli alla riforma del Parlamento italiano, in vista del referendum costituzionale del 20-21 settembre. In altri articoli, per correttezza, sono evidenziate alcune ragioni del NO.
Perché votare SI
1) I costi della politica: il taglio dei parlamentari comporta un risparmio di 100 milioni all’anno pari allo 0,007% della spesa annua.
2) Nella presentazione della riforma si dice anche che l’obiettivo è «favorire un miglioramento del processo decisionale delle Camere per renderle più capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini».
3) La riforma è utile per avere un Parlamento più efficiente, più responsabile e più rappresentativo: diminuendo il numero dei parlamentari cresce la loro rappresentatività rispetto al territorio che li esprime.
4) La riforma valorizza la qualità dei parlamentari, permette di distinguere meglio i vari profili politici e l’adeguatezza dele singole proposte.
5) La riforma attiva processi di “selezione” della classe politica, con dinamiche simili a quelle già adottate nei Parlamenti maggiormente rappresentativi in Occidente.