“Ribelli per amore”. I giovani di AC incontrano Ubaldo Baldi
“Ribelli per amore”. I giovani di AC incontrano Ubaldo Baldi In occasione della ricorrenza del 75° anniversario del 25 aprile, giorno della Liberazione d’Italia, il Gruppo Giovani di Azione Cattolica della Parrocchia “Sant’Antonio di Padova” di Battipaglia ha avuto l’occasione di incontrare virtualmente, su piattaforma Zoom, il Presidente del Comitato provinciale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), Ubaldo Baldi. L’incontro è stato formativo e ha permesso ai partecipanti di comprendere pienamente il significato di questo giorno di memoria storica. Dopo i saluti iniziali della Responsabile del Gruppo Giovani Iole D’Onofrio e della Presidente dell’AC parrocchiale Patrizia Cirianni, la parola è passata all’ospite della serata. Nel suo intervento il Presidente Baldi ci ha tenuto a precisare come l’Associazione si occupi non solo di rimembrare le tante gesta dei partigiani nelle battaglie svolte nel Secondo conflitto mondiale, ma anche delle scelte fatte da coloro che hanno partecipato alla storia. Una storia non solo nazionale, ma anche territoriale e riguardante la provincia di Salerno.
Il Presidente Baldi ha letto, poi, un estratto del suo libro “Salerno Ribelle”, raccontando la storia di un giovane battipagliese, Alfonso Passannanti, che ha subito la stessa sorte di tanti partigiani, ovvero la morte, avvenuta alla sola età di 22 anni. Questa morte, però, come tutte le altre, non è stata vana: il giovane Passannanti era consapevole di ciò a cui andava incontro, scegliendo così di credere nella causa e negli ideali di libertà che non caratterizzarono solo lui, ma furono sicuramente alla base di tutti gli uomini e le donne che – al di là del loro orientamento politico – contribuirono a rendere libero il Paese. La liberazione italiana, infatti, non può essere ricondotta al merito dei soli comunisti, degli
anarchici, ma anche dei tanti giovani che si ribellarono, andando oltre le abituali
convenzioni. “Tante volte pensiamo alla resistenza partigiana come ad un evento puramente violento, ma occorre andare oltre, arrivare ai principi, ai valori che spinsero questi uomini” ha proseguito il Presidente Baldi e, infatti, anche a noi giovani capita di identificare il periodo della Resistenza come un periodo di violenze per combattere violenze, senza pensare che a monte vi è sempre stato un desiderio di libertà. Il Presidente Baldi ha poi aggiunto: “La festa della Liberazione è paragonabile alla Pasqua cristiana”, ed effettivamente potremmo considerarla una sorta di pasqua laica: come infatti la Pasqua cristiana rappresenta il passaggio dalla schiavitù della morte alla liberazione della vita eterna grazie al sacrificio di Cristo per l’umanità, così la Resistenza ha comportato il passaggio dalla schiavitù del regime nazi-fascista alla Repubblica democratica. Le storie di tutte queste persone sono importanti e rimangono tali grazie alla testimonianza, che non rimane fine a sé stessa: proprio la memoria e la possibilità di rievocare questi momenti dà l’opportunità non solo di delineare meglio gli eventi storici, ma permette anche a noi giovani di oggi di essere consapevoli del coraggio di tanti uomini e di quanto possiamo imparare dalle esperienze passate. Non poche sono state le sollecitazioni di tutti i ragazzi presenti in un clima di interesse e condivisione che ha reso l’incontro formativo molto coinvolgente. E l’evocativo “Siate Ribelli” è stato l’augurio con cui il Presidente Baldi ha concluso il suo intervento, auspicando una ribellione che abbia in sé i valori fondamentali per una vita libera: liberi
infatti si è quando ciascuno ha la possibilità di essere riconosciuto nella sua stessa esistenza. Siate dunque Ribelli, ma “Ribelli per Amore”… quello con la A maiuscola!
(SilviaMaiorano – Cristina Pisacane)