Ricordando Antonio Esposito Ferraioli: Don Luigi Ciotti al GFF 2019

GIFFONI VALLE PIANA – Don Luigi Ciotti nella Cittadella del Cinema per lanciare un appello di giustizia e solidarietà ai giffoners.
Il prete di strada, da sempre in prima linea in tante battaglie sociali, è arrivato oggi pomeriggio nella Multimedia Valley per presentare il cortometraggio “Tonino” per la regia di Gaetano del Mauro. Lo ha fatto insieme con Maurizio Landini, segretario generale Cgil, la confederazione sindacale che – tramite la FlaiCgil – ha prodotto il film. Un’iniziativa condivisa peraltro con la Fondazione Pol.I.S, con l’associazione “Ambress… am press” e con il presidio paganese di Libera. Il film racconta in breve la storia di Antonio Esposito Feraioli, il sindacalista ucciso dalla camorra. Lo fa giusto quarant’anni dopo.
Un incontro – lo si sapeva – che non avrebbe seguito la traiettoria dei tappeti ufficiali, per rifuggere il clamore e rigenerare direttamente tra i giovani – complice la fresca creatività del Festival – l’impegno per la legalità. Così è stato.
Don Luigi Ciotti ha preso parte al Masterclass Eco, ossia la video factory delle più recenti produzioni locali.
Nato a Pieve di Cadore, classe 1945, Don Luigi Ciotti ha fondato il “Gruppo Abele” in aiuto ai tossicodipendenti.Oggi è Presidente nazionale di Libera, associazione nazionale per la lotta alle mafie, nata dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino.
Una voce fuori dal coro, la sua. Eppure, ferma e vigorosa nel denunciare i misfatti di un’Italia impotente, ad iniziare dai problemi che violentano la questione del lavoro.
Oggi il GFF 2019 è stata l’occasione per ricordare che la cultura, al di là dei linguaggi artistici, è espressione dei più alti valori di umanità a fondamento della civiltà, leva di promozione della legalità che attraversa i territori disparati della vita, non escluso il mondo del lavoro. Proprio come fece il sindacalista Antonio Esposito Ferraioli. (g.f.)