Rielezione del Presidente Mattarella, Capasso (CS): “Una vita dedicata alla buona politica.”
Il 29 gennaio 2022 il Parlamento italiano ha rieletto Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica Italiana. Al termine del suo mandato settennale, i grandi elettori hanno chiesto al Presidente Mattarella la disponibilità a rinnovare l’incarico.
Ricordiamo che tale richiesta fu già avanzata a Giorgio Napolitano nel 2013, il quale nel suo discorso al Parlamento, dopo la rielezione, disse:
“La mia rielezione è la sconfitta della politica”.
L’eccezione che diventa regola non è più eccezione, ma regola.
Mattarella è persona autorevole degna di grande stima. La sua storia è esemplare: iniziò a fare politica tanto tempo fa e, dopo il barbaro assassinio del fratello Piersanti per mano della mafia, ha dedicato la vita alla buona politica.
Diciamolo con schiettezza: praticando l’attività politica, egli non ha né tratto profitto né curato interessi personali. È un protagonista indiscusso del cattolicesimo democratico come Alcide De Gaspari, Aldo Moro, Giorgio La Pira e tanti uomini che hanno contribuito alla crescita morale e civile del Paese.
In questi sette anni lo abbiamo conosciuto meglio: Mattarella è uomo schivo, sobrio, essenziale, non per questo incapace di ferma obiezione. Basterà ricordare che si oppose al Cavaliere dimettendosi dall’incarico di ministro dell’istruzione nel governo Andreotti, a seguito dell’entrata in vigore del decreto “Mammi’”.
È una persona che, al di là delle appartenenze politiche, dimostra che si può partecipare alla vita delle istituzioni senza insultarle, dileggiarle, prenderle come un baretto, frequentarle come uno stabilimento balneare o aprirle e svuotarle come una scatola di tonno.
Anche al termine di questi convulsi giorni Mattarella ha semplicemente rassicurato i partiti in affanno: “Se serve, ci sono.” E c’è ancora.
Va intanto detto che in Parlamento tra i 1009 onorevoli “grandi elettori” c’erano persone – uomini e donne – degne di essere elette.
Non ci vuole un Santo al Colle! Basta una persona che rispetti e faccia rispettare la Costituzione e, con essa, le Istituzioni.
I grandi elettori avevano il dovere di individuare e votare – anche a maggioranza – una personalità politica (non un tecnico), senza avere paura delle conseguenze.
Non raccontiamo sempre la realtà in modo diverso. Si diceva: che disastro se cadesse il governo Draghi…! Non è così.
L’Italia è un Paese solido che non è caduto sotto il fuoco del terrorismo; ha saputo reagire alle stragi mafiose; ha resistito alla svalutazione della lira…
Facciamo memoria della storia ed aiutiamo soprattutto i giovani ad avvicinarsi alla “buona politica”, raccontando che è sempre possibile un’altra strada.
Viva l’Italia, viva Mattarella e… coraggio italiani!
(Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)