Rifiuti a Battipaglia, un nuovo impianto: servirà alla “messa in riserva” prima del recupero
BATTIPAGLIA – Altri rifiuti “messi da parte” in città. Ma non sono pericolosi. Saranno raccolti in un impianto di nuova costruzione. Tutto regolare: la legge lo consente.
Adottato il provvedimento unico n. 230 del 5 settembre che consente alla società ANT srl di Milano di costruire un nuovo insediamento per attività di impianto di messa in riserva e recupero rifiuti non pericolosi nella zona ASI. L’autorizzazione a procedere è stata formalizzata a firma di Giuliano Caso, Dirigente del Settore Attività Produttiv.
Un intervento che riguarderà l’area in via Bosco I, registrata al catasto NCT al foglio n. 7, particella 2346, per una superficie fondiaria di 5.040,00 mq.
Il Responsabile Unico del procedimento Suap della pratica che ha portato all’autorizzazione a costruire è l’ing. Alfredo Tartaglia.
Emanato, dunque, il Provvedimento unico. È l’atto conclusivo di un iter avviato con la richiesta della società. In primavera il Comitato direttivo ASI dava parere favorevole all’insediamento: lo faceva il 28 aprile con determina di nulla osta n. 110 e, un mese dopo, dando seguito alla stipula della convenzione preliminare. A fine maggio scorso veniva rilasciata dal progettista ing. Francesco Coda, nominato anche procuratore speciale dell’azienda, la relazione tecnica di asseverazione.
Precisiamo che nel Codice ambientale, per “messa in riserva dei rifiuti” s’intende un’attività preliminare al recupero dei rifiuti, ossia qualsiasi operazione che permetta ai rifiuti stessi di esercitare una funzione utile nell’economia generale dell’impianto. Ebbene, è solo un’operazione preliminare e strumentale ad una diversa attività, quella propriamente di recupero che deve invece essere oggetto di specifica autorizzazione.
Insomma, la periferia battipagliese torna ad essere interessata da versamenti – seppur legittimi – di rifiuti ‘accantonati’; questa volta trattasi di materiale depositato ed in attesa di essere soggetto ad operazione di recupero.
Intanto, la società milanese ha già acquisito il titolo edilizio: la ditta ha infatti versato il contributo di costruzione – come definito dal Settore Tecnico nella nota 63703 del 1 agosto scorso – pari a 6.555,34 euro, versando anche le dovute spese di segreteria. (g.f.)