Rogo rifiuti MGM a Battipaglia, Mammone (Libera): “La città non può morire per mano di gente senza scrupoli.”
BATTIPAGLIA – “Stanotte a Battipaglia c’è stato l’ennesimo incendio di vaste dimensioni. Questa mattina i giovani studenti della nostra città hanno iniziato il loro anno scolastico sotto un cielo coperto da una grande nube tossica che ha interessato il nostro ed altri comuni limitrofi.”
Così Angelo Mammone, referente del presidio di Libera a Battipaglia. L’associazione di numeri e persone attiva dal 1995 contro le mafie – presieduta in Italia da don Luigi Ciotti – condanna l’ultimo episodio verificatosi in via Bosco I a Battipaglia: l’incendio che all’alba ha mandato in fumo il deposito di gomme della MGM ripropone – ammesso che si fosse mai obliata – una questione ambientale che di fatto rinvia ad una più complessa questione di legalità, se soltanto si pensa ai non pochi contrasti consumatisi in sede giudiziaria ed amministrativa circa la legittimità del tener aperti o di provvedere a chiudere alcuni plessi industriali in area battipagliese dediti allo smaltimento dei rifiuti.
Non occorre navigare molto tra le news di queste ore per aver nuova conferma del fatto che tra la cattiva gestione degli affari ambientali e gli occulti interessi della camorra il passo è breve.
E lo dice Mammone con realistica, per quanto amara, determinazione: “È sempre più difficile credere all’accidentalità di questi roghi e come gran parte della popolazione, anche noi siamo stanchi di rimanere in silenzio.” La condanna di Libera si proietta al futuro, guarda alle giovani generazioni e potrebbe innescare un altro incendio, quello della fierezza che divamperebbe nella popolazione locale se soltanto trovasse più agili vie di propagazione tra i gruppi, i movimenti, le associazioni a vario titolo attive nella società civile.
Non a caso, nel comunicato ufficiale del presidio cittadino di Libera si legge: “È per quegli studenti, per i giovani, per le imprese e per tutti i cittadini che non ci stanno a veder morire la propria città per mano di gente senza scrupoli, che bisogna agire.”
Stiamo parlando dei “signori potenti” cui del resto alludeva la stessa Sindaca Cecilia Francese nel tentativo di motivare – durante la manifestazione popolare al Palazzo comunale dello scorso 7 agosto – le difficoltà riscontrate dall’Amministrazione nel tener a regime, entro soglie accettabili di criticità, la gestione del ciclo dei rifiuti.
Il riscatto non viene dalle vacue promesse di pochi, ma dalle ferme intenzioni di molti. I signori potenti, quelli senza scrupoli, lo sanno. Chiude Mammone: “Occorre l’aiuto ed il sostegno di tutti per dimostrare a questa gente che non possono fare della nostra città quello che vogliono.” (g.f.)