Sicurezza e legalità a Battipaglia: la Giunta Francese propone un “patto” per la città
BATTIPAGLIA – È giunto il momento di firmare il Patto per la Sicurezza urbana. Se è vero che l’unione fa la forza, la comunione d’intenti tra le istituzioni locali è premessa utile ad un cambio di passo sul fronte della tutela pubblica dei cittadini e del patrimonio urbano. L’Ente comunale prende atto dell’attuale circostanza. Lo ha fatto con delibera di Giunta n. 283 del 21 novembre 2024, che contiene una proposta da formulare al Consiglio comunale: metter mano ai patti di sicurezza, di cui da tempo si parla.
Si è consapevoli del fatto che “la cittadinanza battipagliese esprime un forte allarme, conseguente ad un senso di insicurezza sempre più avvertito nelle strade cittadine, oltre che ad una richiesta di legalità.”
Ed è rimasta l’eco del dibattito già a più riprese tenutosi proprio in Consiglio Comunale come quello di un anno fa, era l’11 novembre del 2023, per l’appunto sui temi della sicurezza urbana e del contrasto ad ogni forma di illegalità. I Patti – lo sappiamo e lo vediamo in altre città già applicati – sono strumenti di concertazione territoriale sottoscritti tra il Prefetto e il Sindaco, anche tenendo conto di eventuali indicazioni o osservazioni acquisite dalle associazioni di categoria più rappresentative.
In concreto, di che cosa parliamo? Si punta a sottoscrivere un “patto per la sicurezza urbana “con la Prefettura di Salerno, avendo attenzione al coinvolgimento delle consulte e/o organismi comunali, delle associazioni di categoria (in particolare quelle dei commercianti, dei pubblici esercenti ecc.), di tutte le autorità di pubblica sicurezza presenti sul territorio, delle scuole e del mondo della cultura e del volontariato sociale già operativo in alcuni quartieri della città e degli stessi servizi sociali comunali. Patto che diventa un momento determinante nel contrasto della insicurezza urbana e della microcriminalità predatoria, in quanto consentirebbe di fare ricorso a risorse ed a procedurealtrimenti non attivabili. Tale patto dovrà conoscere, ovviamente, momenti di verifica periodica in Prefettura ma anche sul territorio comunale attraverso le modalità che lo stesso Consiglio Comunale intenderà individuare.
È un’iniziativa di potenziamento che, invero, è soltanto una – la quarta in elenco nella delibera – di ben 13 azioni di carattere sinergico e strategico che saranno inserite nel Documento Unico di Programmazione.
Oltretutto, le premesse ci sono tutte. Lo Statuto comunale approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 18 marzo 2019, impone il dovere per ogni membro della Comunità al rispetto delle regole per la ordinata, pacifica e laboriosa convivenza civile ed individua, fra gli elementi fondamentali della azione del governo locale, i valori della libertà, della eguaglianza, della solidarietà e della ospitalità. E lo stesso Statuto ricorda che il Comune tutela la dignità ed il diritto di accoglienza di ciascun essere umano; ed ancora che il Comune promuove lo sviluppo ed il consolidamento della convivenza tra le genti e tutela il diritto degli immigrati al lavoro, all’accesso alla casa ed alla integrazione sociale. Per ‘sicurezza urbana’ intendiamo “il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione; anche urbanistica, sociale e culturale e recupero delle aree o dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile”.
(g.f.)