
Speranza per i detenuti di Fuorni a Salerno: Don Rosario Petrone scrive alle parrocchie
SALERNO – È attesa per domenica 9 marzo la celebrazione della Giornata regionale di preghiera per i detenuti.
Pubblichiamo il testo della lettera inoltrata per l’occasione lo scorso lunedì 3 marzo a tutti i parroci e alle comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno, a firma di Don Rosario Petrone Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale carceraria.
Così Don Rosario nella sua lettera: “Il 9 Marzo, prima domenica di Quaresima, la Conferenza Episcopale Campana, come per gli scorsi anni, ha istituito una giornata di preghiera dedicata agli istituti penitenziari, a tutte le persone che soffrono una pena carceraria, alle famiglie e a quelli che, come personale carcerario e come volontari, svolgono il loro servizio presso le carceri della Regione Campania.”
Una giornata che vuol essere più di una giornata, affinché solleciti una riflessione comune sulla delicata condizione delle persone detenute.
Continua Don Rosario: “Il 26 dicembre 2024, in occasione dell’apertura della porta santa a Rebibbia, parlando a braccio dopo l’omelia, Papa Francesco così si è espresso: “Adesso non dimentichiamo due cose che dobbiamo fare con le mani. Primo: aggrapparsi alla corda della speranza, aggrapparsi all’àncora, alla corda. Mai lasciarla. Secondo: spalancare i cuori. Cuori aperti. Che il Signore ci aiuti in tutto questo”.
Nell’Anno giubilare in corso, il pensiero non poteva non andare alle incessanti sollecitazioni offerte da Papa Francesco a farsi promotori di una speranza concreta.
Dall’Ufficio diocesano giunge l’invito ad impegnarsi e ad essere artigiani di speranza, perché le comunità siano pronte ad accogliere chi ha commesso azioni contrarie al bene del prossimo e della società, affinché prevalga sempre più l’apertura del cuore sulla chiusura dei pregiudizi.
Conclude Don Rosario: “Impegniamoci ad essere artigiani di speranza, sensibilizzando le nostre comunità all’accoglienza nei confronti di chi ha commesso azioni contrarie al bene del prossimo e della società, affinché prevalga sempre più l’apertura del cuore sulla chiusura dei pregiudizi. Fraternamente in Cristo.”
(g.f.)