Strada Regia delle Calabrie: il Comune di Eboli aderisce all’iniziativa dell’Archeoclub d’Italia
EBOLI – Una strada del Sud per il Sud. È la Strada Regia delle Calabrie. Sarà firmata a breve l’intesa tra il Comune e Archeoclub d’Italia Aps. C’è la delibera di Giunta comunale, acquisita su proposta dell’Assessore allo Sviluppo EconomicoArch. Vincenzo Consalvo. È la n. 272 del 30 dicembre scorso.
È un’iniziativa il cui interesse – è il caso di dire – attraversa il Sud, dal momento che ad essere convocati per la firma del protocollo d’intesa con Archeoclub d’Italia A.p.s. sono tutti i comuni e gli enti locali situati nelle Regioni Campania, Basilicata e Calabria, che sorgono lungo il percorso della Strada Regia delle Calabrie. Parliamo del tratto compreso tra Napoli a Castrovillari che fa da costellazione a ben 44 comuni del Mezzogiorno.
L’importante arteria viaria ha anche attraversato il tempo, oltre che lo spazio. Essa ripercorre il tracciato di una strada consolare romana. Il primo documento che la descrive è la ‘Tabula Peutingeriana’ del XII-XIII secolo, parte di un’antica carta romana che mappava le vie militari. Fu poi seppellita a seguito del terremoto del 79 d.C.
La sua ricostruzione avvenne nei secoli successivi ad un piano più alto e l’attuale nome di Strada Regia delle Calabrie risale probabilmente al periodo della dominazione spagnola iniziato nel XVI secolo. È una strada che ha contribuito ad unire i territori del Mezzogiorno, consentendo il transito dalle zone costiere a quelle rurali.
Forte di questa consapevolezza, con non poche suggestioni simboliche, la Giunta comunale ha ritenuto opportuno provvedere in merito all’iniziativa, dando mandato alSindaco Mario Conte di sottoscrivere il protocollo d’intesa proposto da Archeoclub d’Italia A.p.s., volto a stabilire proficue sinergie circa la realizzazione di un rilevante itinerario culturale e turistico.
Il protocollo è di fatto uno strumento utile a potenziare la collaborazione fra gli enti locali interessati alla promozione del turismo, a sostegno degli attrattori culturali attivi nei vari territori. (g.f.)