Stretta sui commercianti sleali: chiuso un bar del centro per occupazione abusiva del suolo
AGROPOLI – Chiusura coatta di un bar in Corso Garibaldi. Con l’intento di ripristinare le condizioni minime di decoro e di pubblica agibilità degli spazi urbani, il sindaco Adamo Coppola ha ordinato la chiusura dell’esercizio commerciale, giacché il titolare aveva intrapreso iniziative promozionali – con tanto di impegno di aree esterne – senz’alcuna autorizzazione. Ad essere addebitati all’esercente sono, infatti, l’occupazione abusiva di suolo pubblico e intrattenimento musicale non consentito.
Nella mattina del 21 agosto la Polizia municipale ed i Carabinieri della Compagnia di Agropoli, in un’operazione congiunta, hanno così dato esecuzione all’ordinanza sindacale.
Spiega il sindaco Adamo Coppola: “Le regole devono essere rispettate. Non si può pensare che certi comportamenti e determinati atti possano passare inosservati, in barba a leggi e regolamenti.”
Nella capitale del turismo cilentano, quando il mese di agosto sembra concedere qualche deroga al rispetto del regolamento cittadino, l’Amministrazione comunale stringe i pugni e dà occasione – a motivo del reiterarsi incontrollato di azioni illecite da parte di alcuni esercenti – di ribadire gli elementi regolamentari della vita pubblica in città, con riguardo ai commercianti più ‘intraprendenti’.
La chiusura è stata disposta per cinque giorni. Tocca ora al titolare dell’attività commerciale provvedere all’immediata rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico e al ripristino dello stato dei luoghi.
Qualora non dovesse farlo, l’Ente comunale fa sapere che provvederà coattivamente, secondo le forme di legge, con addebito delle relative spese al destinatario del provvedimento. In tal caso, questi verrebbe deferito all’Autorità giudiziaria per violazione degli artt. 633 e 650 del Codice penale. Una conseguenza ‘pesante’, tanto più se, in caso di recidiva, alla rimozione dell’occupazione abusiva e alla chiusura dell’attività, s’annuncia che non sarà concessa, per l’anno in corso e per quello successivo, altra autorizzazione per ulteriore occupazione di suolo pubblico. Chiude il sindaco: “E’ una questione di giustizia e leale concorrenza rispetto a chi le regole li osserva quotidianamente.” (g.f.)