Sumo–Kid: un sogno che si avvera
di Sara Falanga
22 luglio 2022 – Il film di oggi si intitola “Sumo-Kid” e racconta la storia di Vitya, un ragazzo che a 5 anni è stato abbandonato dal padre, rimanendo solo con la mamma. Il protagonista ed il suo papà adoravano il sumo, una disciplina orientale. Pertanto, il ragazzo cercò in tutti i modi di realizzare il suo sogno: quello di trovare il padre. Anche per questo motivo Vitya decide di praticare il sumo. Dopo duri allenamenti arriva a vincere il torneo finale che l’avrebbe portato a Tokyo, in Giappone. Sapeva che lì avrebbe trovato suo padre e forse l’avrebbe convinto a tornare a casa. Purtroppo il campionato di Tokyo viene annullato per colpa di un terribile virus, il Covid-19. Tra tristezza e rabbia, il ragazzo decide di non avrebbe più praticato questa disciplina. Nonostante la pandemia, il giovane protagonista riesce a trovare il padre: un giorno Vitya si reca nel giardino giapponese nel quale da piccolo andava spesso con il padre, intravede da lontano un uomo, si volta e si accorge con stupore che è proprio il suo papà. Questo evento spingerà Vitya a dedicarsi di nuovo al sumo.
Questo lungometraggio mi è piaciuto molto perché narra anche fatti attuali come la pandemia, il che rende la storia più vera e vicina a noi. Inoltre, l’attore che interpreta Vitya è stato molto bravo a recitare e ad esprimerne carattere e sentimenti. Per come è finito, mi aspetto un sequel.