Treofan, Sorial e l’ambasciatrice indiana: nuovo incontro il 4 febbraio
BATTIPAGLIA – Si sono incontrati ieri – 28 gennaio – al Palazzo Piacentini di Roma, sede del Ministero dello Sviluppo economico, il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial e l’Ambasciatrice indiana in Italia Reenat Sandhu. Uno solo il punto all’ordine del giorno: la decisione annunciata venerdì scorso dalla Jindal Films Europe, nuova proprietaria di Treofan Europe subentrata alla Management&Capitali, di chiudere lo stabilimento di Battipaglia.
L’incontro romano s’è concluso lasciando una scia di speranza ai 65 dipendenti battipagliesi licenziati: per lunedì 4 febbraio il Mise ha convocato alle ore 15.00 il tavolo sul quadro occupazionale e produttivo dello stabilimento battipagliese. Sono stati interpellati i presidenti della Regione Campania, della Regione Umbria e della Regione Puglia, insieme al direttivo aziendale del Gruppo Jindal, della Treofan, della M&C e le segreterie sindacali nazionali e territoriali.
Sorial ha intanto chiesto all’Ambasciatrice di “compiere insieme al Governo indiano tutti i passi consentiti a richiamare il Gruppo privato Jindal alle proprie responsabilità sociali nei confronti dei lavoratori del sito campano.” E, stando a quanto precisato dall’Ambasciatrice Sandhu, sono già state avviate nei giorni scorsi delle interlocuzioni con l’azienda indiana. Il che lascia intendere: sebbene la diplomazia internazionale si sia mossa in ritardo, c’è la volontà politica di comprendere le ragioni della drastica decisione, per prospettare fin quanto è possibile i margini di un ragionevole rientro.
Del resto, al primo tavolo di crisi tenutosi al Mise lo scorso 8 gennaio i rappresentanti dell’azienda “si sono “impegnati a definire, insieme alla proprietà, quali linee di produzione potranno riprendere nello stabilimento di Battipaglia.” Dunque, viene da chiedersi: c’è ancora una speranza per la Treofan campana? Nessuna evidenza per ora avalla tale ipotesi. Si confida nell’azione concertata delle istituzioni, ai vari livelli governativi e decisionali. Tutto qui.
Il 25 gennaio scorso, venerdì nero dell’industria battipagliese, il Mise aveva subito annunciato di “aver intrapreso interlocuzioni a livello internazionale per portare la proprietà ad operare nel cerchio delle regole.” Ed è questo, in sostanza, ciò che ieri il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial ha ribadito all’Ambasciatrice Sandhu. Dopo che, invero, il Ministero aveva già precisato con nota ufficiale: “Si tratta di un’operazione su cui il Ministero andrà a fondo con severità, interpellando gli organi preposti al controllo di tali operazioni.” S’intende vagliare la sussistenza di responsabilità in capo al gruppo Jindal.
Si consideri che pochi mesi fa la Jindal Films Europe aveva acquisito la Treofan Holdings garantendo un piano di sviluppo da realizzare con continuità di finanziamento almeno fino al 31 dicembre 2019. La multinazionale indiana ha invece deciso, senza aver onorato alcun confronto sindacale, di anticipare la rottura delle trattative di almeno un anno. Lo sanno bene i dipendenti licenziati, i quali vorrebbero ora conoscere, in particolare, che cosa intendano l’amministratore delegato ed il direttore finanziario della Jindal Europe quando da Lussemburgo affermano: “Vogliamo assicurare che il management farà tutto quanto in suo potere per trovare una soluzione socialmente accettabile per tutti i colleghi coinvolti.” Occorrerà attendere lunedì 4 febbraio. (g. f.)