Verde pubblico e privato a Battipaglia: si mira a sanare “errori progettuali” che vengono da lontano
BATTIPAGLIA – Approvato il Regolamento comunale del verde pubblico e privato. Sebbene la delibera n. 6 sia stata acquisita in Consiglio comunale lo scorso 6 febbraio, l’Atto è stato pubblicato all’Albo pretorio solo in data odierna. Redatto con il supporto tecnico del Dott. Agr. Luigi Vicinanza, sotto la responsabilità dell’Arch. Angela Costantino e del Dirigente del Settore Tecnico Ing. Carmine Salerno, il Regolamento disciplina “la gestione e la manutenzione degli spazi verdi e dei suoi componenti secondo le buone pratiche agronomiche nel rispetto della biologia e fisiologia delle specie vegetali”.
In tal modo, l’Ente locale si è dotato di uno strumento pianificatore del verde pubblico aggiornato alle Linee guida ministeriali.
Si muove dal presupposto che le aree verdi di natura pubblica e privata presenti sul territorio comunale sono una risorsa per le sviluppo sostenibile, la conservazione del suolo, l’incremento e il mantenimento della biodiversità e per la qualità della vita dei cittadini. Si pensi tra l’altro al fatto che gli spazi verdi concorrono alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici anche su scala locale.
E’ significativo che nel Regolamento siano poste in premessa le valutazioni seguenti, a dir poco critiche e severe nel giudicare la gestione pregressa del verde, come si legge di seguito: “La precaria condizione del Verde Pubblico del comune di Battipaglia è riconducibile nella maggioranza dei casi ad errori progettuali causati da scelte improprie delle specie vegetali. La selezione è stata svolta senza visione urbanistica, considerazione della vocazionalità dei suoli e del rispetto dell’ingombro a maturità delle piante. E’ un effetto che viene da lontano, poiché molti dei problemi attuali del verde pubblico cittadino provengono da scelte operate a partire dalla fine degli anni cinquanta.
Al deficit progettuale si è aggiunto nel corso del tempo l’impiego di materiale vivaistico di scarsa qualità. Le piante che alla fornitura mostrano radici invecchiate, fusti con curvature, disparità di altezza per le alberature da viale o disformità dello chioma avranno difficoltà neII’attecchimento, uno sviluppo stentato, una maggiore suscettibilità ai parassiti e pertanto un inevitabile, conseguente complessivo declino. L’ultimo elemento di criticità sono le mancate competenze degli operatori nella fase di realizzazione e di manutenzione. A causa della combinazione di questi fattori il verde pubblico della città risulta non soddisfacente.” (g.f.)
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